Data matrix code: caratteristiche, tipologie e verifica

Data matrix code: che cos’è?

Il data matrix code è un codice a due dimensioni (2D) e a matrice. È rappresentato con delle celle o moduli bianchi e neri a forma quadrata o rettangolare. Le informazioni codificate sono sia dati testuali che stringhe di comandi; i dati che può codificare variano da pochi bytes fino a 2335 caratteri alfanumerici, a 3116 caratteri numerici e fino a 1556 bytes. La codifica datamatrix, insomma, è in grado di immagazzinare tantissimi dati in pochissimo spazio.

Specifiche data matrix code

Il data matrix code è quadrato, fatto a celle: piccoli elementi che rappresentano i bits. I moduli chiari indicano uno "0", i moduli scuri indicano un "1" o viceversa. Il Data Matrix è una simbologia di codice a barre bidimensionale ad alta densità, infatti la sua principale caratteristica è che può codificare un elevato numero di informazioni in uno spazio molto ridotto. Inoltre la simbologia Data Matrix prevede dei complessi algoritmi di correzione degli errori, che utilizzano il sistema di controllo errori ECC200, garantendone l'integrità nel tempo.

Caratteristiche dei Data Matrix code

Tipologia Barcode: 2D, a matrice bidimensionale. Il contenuto è decodificato sia sull'asse X che sulla Y.
Moduli: 84
Caratteri: 2.335 caratteri alfanumerici
Correzione degli errori: 33% ( datamatrix ECC200)
Miglior caratteristica: versatilità e può racchiudere un enorme quantità d’informazioni in un piccolo spazio.

Le dimensioni standard del codice data matrix vengono influenzate dai dati da codificare e dal fattore di correzione dell’errore, che consente la lettura del codice anche se risulta in parte rovinato, ma "utilizza" più spazio.

Applicazioni

I codici Data Matrix hanno un larghissimo impiego che riguarda molto la logistica, lettere, buste e pacchi. La lettura del data matrix code è eseguita tramite un lettore a gestione di immagini, in grado di decodificare i codici bidimensionali. È largamente diffuso anche nel mondo dell'healthcare, in quanto consente di essere marcato direttamente sulle confezioni, o sui componenti, senza l'utilizzo di etichette aggiuntive. In questo modo viene garantita l'asetticità dei componenti e si evita l'utilizzo di materiali collosi, come gli adesivi delle etichette.
I codici Data Matrix inoltre, vengono anche incisi direttamente sui pezzi, anche detti DPM (direct part marking). In tal modo ogni componente è identificato tramite il proprio codice bidimensionale. I codici possono essere marcati utilizzando tecniche differenti ottenendo una marcatura permanente sull'oggetto. Dopo aver applicato il codice Data Matrix sulla base, viene verificato tramite specifiche fotocamere e software per controllare che il codice sia adatto agli standard, non danneggiato e che possa durare per l’intera vita del componente. Il controllare permette di ridurre eventuali problemi che potrebbero insorgere successivamente.

Tipologie

Descriviamo tre tipologie dei codici 2D:

Il Data Matrix Code è uno dei codici 2D più noti ed è costituito da 4 componenti principali:

Data Area: ovvero il contenuto, i dati in forma codificata.
Finder Pattern: in basso e sul lato sinistro due barre marcate formano una "L", queste barre si chiamano "FINDER PATTERN”. La sua funziona è quella di orientare e localizzare il simbolo, per una corretta lettura.
Timing Pettern: sul lato destro e in alto, invece il codice presenta una serie di punti alternati in bianco e nero. Questi bordi identificano le righe e le colonne di cui è composto il codice e vengono utilizzati per contarle. Più dati vengono codificati più aumentano le righe e le colonne. Infatti un data matrix code può variare da 10 x 10 fino a 144 x 144 righe per colonne.
Zona di quiete: anche detta "Quiet Zone" è l'area che circonda il codice. Questa deve essere larga almeno quanto una colonna/riga o un punto del codice.

Il GS1-Data Matrix è una forma speciale del codice 2D usato per il commercio e l'industria, soprattutto per l'etichettatura di merci e pallet. Questo codice si basa sulla sintassi del GS1-128 e sull’utilizzo degli Application Identifier, ovvero delle cifre che identificano il tipo di contenuto che segue. Gli identificatori dell'applicazione servono ad includere dati aggiuntivi come le date di scadenza, numeri di lotto, quantità, pesi e molte altre caratteristiche. Il GS1 Data matrix permette di codificare una grande quantità di informazioni in uno spazio molto ristretto. GS1 Data Matrix è uno standard applicativo dell'implementazione GS1 che utilizza la specifica del codice a barre Data Matrix.

Il QR Code è codice 2D quadrato di ultima generazione. I marcatori in tre dei quattro angoli della matrice forniscono l'orientamento. In un solo crittogramma possono essere contenuti fino a 7.089 caratteri numerici o 4.296 alfanumerici, il nome "QR" è l'abbreviazione dell'inglese Quick Response ("risposta rapida"), infatti questo tipo di codice fu sviluppato proprio per una rapida decodifica del suo contenuto, generalmente attraverso uno smartphone.

Verifica data matrix code

La verifica dei data matrix code segue la ISO di riferimento dei codici bidimensionali, ovvero la ISO/IEC 15415. Come accade per i codici lineari, anche i datamatrix sono sottoposti ad una verifica strutturale e qualitativa. I codici 2D sono valutati mediane i parametri validi anche per i codici lineari, ovvero decodifica, contrasto, modulazione, danni al pattern fisso, non uniformità assiale, non uniformità delle celle, fattore di autocorrezione.
Nel caso dei codici DPM (Direct Part Mark) le linee guida seguono uno standard apposito, ISO/IEC TR 29158. La base di partenza è lo standard ISO/IEC 15415 per i codici 2D, ma si distingue da questo per le caratteristiche “materiali” speciali dei codici DPM. Infatti sono inseriti come angoli di lettura anche i 30° e 90° oltre 45° standard, questo per consentire la formazione di contrasti tali, da rendere leggibile il codice agli strumenti ottici. Inoltre la soglia globale e la modulazione, sono calcolate in modo diverso, tenendo conto delle opzioni aggiuntive di illuminazione e pulizia delle superfici, per eliminare i disturbi superficiali.

Verificatore datamatrix

Per certificare la qualità e attestare la leggibilità del codice datamatrix viene in nostro soccorso il verificatore datamatrix. Quest'ultimo assegna un punteggio al codice datamatrix sulla base di alcuni parametri qualitativi calibrati sulla base dello standard applicabile, come lo standard internazionale ISO.
È importante ricordare che il processo di verifica è molto diverso dal semplice test della leggibilità del codice datamatrix. Una verifica richiede più tempo e un'analisi approfondita ma è l'unica a garantire il pieno rispetto degli standard qualitativi previsti dal settore. Attraverso la verifica, infatti, le aziende possono certificare i codici datamatrix e proteggersi da eventuali contraffazioni successive.

VERIFICATORE PER CODICI 2D: REA VeriCube

Verificatore Rea Vericube

I verificatori datamatrix sono studiati per stare al passo con le linee di produzione industriale e sono dotati di algoritmi che riescono a controllare la qualità di stampa del codice data matrix, certificarne la leggibilità e decodificare anche quelli compositi o rovinati.
I lettori, contrariamente, si limitano - come dice la parola stessa - a leggere i dati presenti all’interno del codice ed, eventualmente, effettuare il grading, ovvero il controllo di processo. Tale controllo si occupa di convalidare i dati presenti nel codice e non la qualità di stampa dello stesso, infatti non può essere usato per certificare la leggibilità del codice datamatrix.

Se hai bisogno di una consulenza sul codice datamatrix o sulla codifica datamatrix dei tuoi prodotti noi di Pelling siamo a tua disposizione.
Contattaci per una consulenza gratuita.

VERIFICATORE PER CODICI 2D: Axicon 15500